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E

sistono parole che non si lasciano tradurre. Non perché siano difficili da spiegare, ma perché custodiscono interi modi di vivere, visioni del mondo, memorie condivise.

Parole che non si limitano a raccontare: sentono. Non definiscono concetti: connettono. In questo viaggio ti porto in cinque luoghi del cuore umano. Cinque parole rare, preziose, nate per attraversare confini e toccare anime. Cinque parole rare, preziose, nate per attraversare confini e toccare anime.

Words from the World

Oggi inauguriamo la nuova rubrica!
“5 Words from the World. Crossing borders. Touching souls.”
Un piccolo atlante dell’umano, per chi ha il coraggio di sentire e la voglia di comprendere.

1. ICHIGO ICHIE – giapponese

“Una volta, un incontro”
Ogni istante è irripetibile, ogni incontro un miracolo unico.
Ichigo Ichie invita a vivere pienamente il presente, a riconoscere il valore di ogni momento e persona come un’occasione irripetibile.
Un richiamo a trovare bellezza nelle piccole cose, dando senso a ogni incontro, perché la vita si vive una sola volta.

2. UBUNTU – zulu

“Io sono perché noi siamo”
Nessuno esiste da solo.
Siamo parte di un tessuto comune, legati da un destino condiviso.
Ubuntu è più di una parola: è una filosofia di vita.
Significa appartenenza, empatia, responsabilità reciproca.
Vivere Ubuntu vuol dire riconoscere l’altro come parte di sé e scegliere ogni giorno di costruire ponti, non barriere.

3. GÖGOTTA – svedese

“L’arte di svegliarsi all’alba per ascoltare il canto degli uccelli e sentire la natura”
Quando il mondo tace e la luce del mattino accarezza tutto senza rumore,
Gögotta diventa un rituale silenzioso: alzarsi presto per ascoltare, accogliere, sentire.
È un tempo sospeso, dove il respiro della natura si fonde con quello dell’anima.
Un invito alla gratitudine e alla meraviglia che ci riconnettono a noi stessi e al mondo.

4. AMEDZRO – ewe

“Straniero, visitatore”
Tutte le persone, anche gli sconosciuti, appartengono alla stessa umanità.
Amedzro unisce dove la parola “straniero” divide, esprimendo il desiderio profondo di conoscere e accogliere l’altro con rispetto.

5. MAMIHLAPINATAPAI – yahgan

“Uno sguardo intenso e condiviso, che unisce due persone oltre le parole.”
È quel momento di silenziosa intesa in cui entrambi desiderano iniziare qualcosa, ma nessuno osa fare il primo passo.
Un attimo sospeso di connessione, attesa e timore, dove occhi e cuore comunicano senza bisogno di parole.
Mami̱hlapinatapai racconta la complessità del contatto umano: un desiderio condiviso e una esitazione che creano un legame invisibile ma potente.

E tu, quale parola ti fa vibrare? Conosci altre parole uniche e speciali? Condividile e continuiamo insieme questo viaggio!

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